03/05/2024

C’è troppa confusione tra poliartrosi e poliartrite. Facciamo un po’ di chiarezza

C'è troppa confusione tra poliartrosi e poliartrite. Facciamo un po' di chiarezza

Che cosa sono la poliartrosi e la poliartrite

Troppo spesso le persone credono che i termini poliartrosi e poliartrite possano essere utilizzati come sinonimi. In realtà, invece, si tratta di due patologie assolutamente differenti che non devono per nulla essere confuse.
La poliartrosi è un’infiammazione cronica delle articolazioni estremamente dolorosa che può riguardare una o più parti del corpo e manifestarsi con fenomeni cronici o acuti. Visivamente, la parte dolente appare come calda, arrossata e gonfia e, di solito, la patologia degenera progressivamente nel tempo. E’ proprio per questo motivo che molto spesso anche le forme acute si possono trasformare in croniche e, quindi, persistenti.
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Anche la poliartrite è un fenomeno infiammatorio a carico delle articolazioni e a volte può essere solo transitoria, cioè risolversi anche dopo brevi periodi. Nella maggior parte dei casi è provocata da un’infezione di origine batterica o è da ricollegare a delle cause di natura immunologica. I primi sintomi della malattia si manifestano con un’evidente rigidità delle varie articolazioni, soprattutto la mattina appena svegli. Con l’aggravarsi della situazione, poi, può coinvolgere anche i vasi sanguigni con la formazione di ‘nodi’ di dimensioni sempre maggiori e dolenti. Nei casi più estremi, infine, si possono verificare anche delle deformazioni visibili delle articolazioni coinvolte nella malattia.

Le vere differenze tra poliartrite e poliartrosi

Poliartrite e poliartrosi vengono molto spesso confuse perché colpiscono entrambe le articolazioni e perché i sintomi che determinano sono generalmente estremamente simili.
Le differenze, in realtà, sono molto più delle caratteristiche in comune.
La poliartrosi, innanzitutto, è una malattia degenerativa perché peggiora progressivamente nel tempo: logora letteralmente le articolazioni che colpisce e, diversamente dalla poliartrite, ha solo una minima componente infiammatoria. I soggetti più colpiti sono gli anziani, comunque mai prima dei 50 anni, e, nel suo sviluppo, parte attaccando le cartilagini e solo in un secondo tempo si rivolge alle ossa sottostanti. La progressione di questa malattia è ormai chiara: la cartilagine si consuma sempre più fino a quando le due estremità delle ossa si toccano e si consumano a causa del loro sfregamento reciproco. E’ proprio per questo motivo che, di solito, si verifica una vera e propria deformazione scheletrica.
La poliartrite, invece, è una malattia con una maggiore componente infiammatoria rispetto alla precedente, ha un decorso e un peggioramento molto più veloce e è provocata da un danno al sistema immunitario.
Anche le parti del corpo che vengono colpite da questa patologia sono diverse. Mentre, infatti, la poliartrosi si verifica soprattutto a danno delle grandi articolazioni come l’anca o il ginocchio, la poliartrite è più frequente in quelle piccole, in particolar modo nelle mani e nei piedi.
Anche i soggetti interessati sono differenti in quanto quest’ultima colpisce le persone, uomini e donne, tra i 30 e i 60 anni, ma in alcuni casi i pazienti possono essere anche più giovani.
Ciò non toglie, però, che la poliartrite possa sfociare in poliartrite e viceversa.

La possibile cura del dolore cronico

Fortunatamente il dolore cronico può ormai essere curato dando grande sollievo ai pazienti che ne sono afflitti. Molti sono gli strumenti a disposizione. Generalmente la terapia inizia con la prescrizione di appositi farmaci antiinfiammatori, ma se questi non sono sufficienti è possibile ricorrere all’associazione con delle altre tecniche alternative. Tra queste, le più impiegate sono la magnetoterapia, gli ultrasuoni e la laserterapia.
Non si devono sottovalutare, poi, il supporto psicologico (i dolori cronici, infatti, sono molto spesso invalidanti e possono causare delle forme depressive più o meno gravi), le tecniche di rilassamento, la meditazione e la concentrazione.
Fortunatamente, si sono create delle strutture specializzate proprio nella cura e nell’assistenza dei pazienti che soffrono di dolore cronico al fine di risolvere definitivamente le loro problematiche.